Didattica per competenze
In una società complessa, interessata da rapidi e imprevedibili cambiamenti nella cultura, nella scienza e nella tecnologia, è necessario che i giovani posseggano non solo conoscenze teoriche e abilità tecniche, ma soprattutto atteggiamenti di apertura verso le novità, disponibilità all’apprendimento continuo, all’assunzione di iniziative autonome, alla responsabilità e alla flessibilità. La scuola deve quindi fare in modo che le giovani generazioni sviluppino competenze, intese come “combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto”. La competenza è una dimensione della persona che, di fronte a situazioni e problemi, mette in gioco ciò che sa e ciò che sa fare, ciò che lo appassiona e ciò che vuole realizzare. La scuola deve saper attivare strategie di insegnamento per competenze, cioè una didattica per competenze. Questo è uno stile di insegnamento che non trasmette più semplicemente nozioni, dati, formule e definizioni da imparare a memoria: è invece un modo di “fare scuola” in modo da consentire agli studenti – a tutti gli studenti – di imparare in modo significativo, autonomo e responsabile, di fare ricerca e di essere curiosi, di fare ipotesi, di collaborare, di affrontare e risolvere problemi insieme, così come di progettare in modo autonomo.
Queste sono le caratteristiche principali degli ambienti di apprendimento per competenze:
- Lo studente è al centro dell’azione didattica e assume responsabilità e autonomia nella costruzione del suo apprendimento.
E’ importante che il docente spieghi di volta in volta ai suoi studenti valore e rilevanza di quanto ci si accinge a studiare: è sempre più necessario motivare i giovani allo studio, spiegando come i diversi contenuti delle diverse discipline concorrano alla crescita e alla maturazione di ciascuno: “Quanto stiamo per studiare è importante per te… è importante perché… è utile al tuo futuro”. - Il lavoro in classe è centrato sull’esperienza, contestualizzata nella realtà, ed è sviluppato in modo significativo attraverso l’attuazione di compiti significativi. Questo lavoro ha bisogno di contenuti e conoscenze… ma li mette in gioco, in azione, e in un certo senso li fa “portare frutto”.
Ad esempio si può studiare con più interesse, motivazione e coinvolgimento la storia del Novecento facendo progettare e costruire nella classe (o nella scuola) un piccolo museo degli oggetti quotidiani: lavorando in gruppi non solo si scopriranno molte cose interessanti, ma si imparerà con metodo, classificando fonti storiche, “toccando con mano il passato”, progettando ambienti e spazi museali.
Oppure si potrà studiare geografia (e non solo) progettando – in tutti i suoi aspetti di contenuto, di viaggio, di costi, di condizioni ambientali – facendo organizzare dagli studenti una visita di istruzione presso una vicina città d’arte. Un compito significativo (o “di realtà”) come questo mette in moto conoscenze e abilità di diverse discipline (storia, geografia, arte, scienze e tecnologia) e consente di sviluppare importanti competenze chiave.
Ancora, in particolare per scienze e tecnologia, si possono mettere in gara le varie classi della scuola per proporre la migliore soluzione per fare la raccolta differenziata dei rifiuti, oppure per consentire o il miglior/maggior risparmio energetico, o la più semplice soluzione per produrre in modo autonomo energia pulita. - Il lavoro per competenze comporta che i docenti assumano una nuova e più consapevole responsabilità educativa: crescere cittadini autonomi e responsabili, facilitando e coordinando – come un esperto coach – l’apprendimento di ciascuno e di tutti.
- La didattica per competenze, e il lavoro per compiti significativi, fa crescere l’abitudine nei giovani a lavorare insieme: organizzati in gruppi, essi imparano a porre domande e a dare risposte, si abituano a prendere decisioni, a discutere con responsabilità confrontando diverse opinioni, a darsi reciproco aiuto, ad assumere responsabilità (verso le persone, gli animali, le cose).
- Attraverso la didattica per competenze ciascun studente trova modo e spazio per apprendere nel modo a lui più adatto, nel modo più soddisfacente e significativo. La didattica per competenze, mettendo in gioco le potenziali caratteristiche e doti di ciascuno consente di valorizzare le eccellenze e di non deprimere gli studenti più deboli o con significativi disturbi di apprendimento.
> Curriculo per competenze (file mp4)
> Didattica per competenze la tecnologia (file mp4)
> La didattica per competenze - Franca Da Re (pdf)
> Linee guida istituti professionali (biennio)
> Linee guida istituti professionali (triennio)
> Blog letteratura e musica (pdf)
> E-giornalino scolastico (pdf)
Nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 vengono enunciate otto competenze chiave per la cittadinanza europea.
“Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
- comunicazione nella madrelingua;
- comunicazione nelle lingue straniere;
- competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
- competenza digitale;
- imparare a imparare;
- competenze sociali e civiche;
- spirito di iniziativa e imprenditorialità;
- consapevolezza ed espressione culturale.
Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per l'apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave”.
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